Como, 28 maggio 2024. Festeggiamenti alla Canottieri Lario per il risultato storico ottenuto a Lucerna con la conquista della qualificazione olimpica di Aisha Rocek, Giorgia Pelacchi e Jacopo Frigerio.
È il presidente Leonardo Bernasconi ad introdurre la serata condividendo con il pubblico le sue emozioni: “Stiamo festeggiando qualcosa di straordinario per la Canottieri Lario“, racconta elencando gli otto atleti che andranno alle Olimpiadi, e non solo della Lario perché “abbiamo voluto invitare – aggiunge – anche gli atleti della Moltrasio, Bellagio e della sponda Lecchese”, oltre a loro, anche l’allenatore capo della nazionale femminile Fraquelli (mancava il solo Soares per un impegno), per celebrare tutti insieme il grande obiettivo raggiunto e brindare in società per il viaggio straordinario che li sta portando alle Olimpiadi.
Il racconto del presidente Bernasconi è ricco di emozioni: “Avevamo la qualifica di due barche incredibili, noi avevamo due femmine e un maschio sui due otto azzurri. Sul femminile, a detta dei tecnici, c’era speranza, dopo la vittoria in Coppa del mondo a Varese, ma l’otto femminile non è mai stato realizzato dalla nazionale… e così arriva una vittoria straordinaria, e su quell’otto c’erano due atleti della Lario. Aisha e Giorgia, e una della Moltrasio, Elisa Mondelli. Benissimo. Una mezzoretta dopo tocca all’otto maschile, che non aveva nessuna chance, dicevano. Siamo tutti sul traguardo, gli USA sono davanti, ma non tantissimo, poi c’è l’Italia che lotta con il Canada e noi immobili aspettiamo il fotofinish: Italia seconda. Una cosa incredibile e lì c’era il nostro Jacopo Frigerio e Matteo Della Valle della Moltrasio”.
La nazionale italiana ha vinto per un solo centesimo e per questo arriva il ringraziamento del presidente Lario che, orgoglioso, scandisce bene i nomi di tutti loro: Aisha Rocek, Giorgia Pelacchi, Jacopo Frigerio e l’allenatore Fraquelli della Lario e per la Moltrasio, Elisa Mondelli, Della Valle e Davide Comini che era già qualificato, e ricorda gli altri atleti azzurri presenti alla serata di festa: Andrea Panizza, Stefano Oppo, Stefania Gobbi, Niels Torre e Patrick Rocek.
Il sindaco di Como, Alessandro Rapinese sottolinea come “l’emozione sia il risultato di una passione e della volontà di tenere in piedi delle associazioni che con fatica si basano sul volontariato e poi portano a questi risultati, che sono pazzeschi. Mentre sono felicissimo per loro perché avranno l’opportunità di misurarsi in sfide che ricorderanno per tutta la vita e rappresentare il nostro territorio, penso che quello che incarni veramente la Lario, e in assoluto lo sport, sia proprio – e si rivolge a Leo Bernasconi – il tuo atteggiamento: l’emozione che stai tradendo in questi momenti – prosegue il primo cittadino di Como – fa capire tutto quello che c’è dietro a questo mondo. Complimenti ai ragazzi che coronano un sogno e una vita di fatiche (perché se siete arrivati a Olimpiadi, avete dato tutto quello che potevate per potercela fare) e complimenti a chi credere nello sport e a questi valori, perchè consente a voi di poterlo praticare e a noi di essere orgogliosi della società e di voi. Quindi grazie Leo e grazie agli atleti”.
Fabrizio Quaglino, consigliere della Federazione Italiana Canottaggio, torna ai tempi dei Giochi di Londra quando “avevamo portato la prima barca di punta per la Federazione, tra l’altro il due senza con allenatore Stefano Fraquelli, e quest’anno per l’Italia ci va anche l’otto femminile. Qualcuno aveva detto che era impossibile vedere l’otto femminile italiano alle Olimpiadi e questa è stata la risposta. Essere orgogliosi è dire poco, il fatto di avere seguito quello che hanno fatto i ragazzi è una cosa stupenda. Questo è il primo traguardo importante per loro, portare a casa la qualifica dell’otto femminile, soprattutto per come l’hanno ottenuta, è qualcosa di pazzesco. L’otto maschile ai 500 metri sembrava spacciato, ma non so cosa sia successo, perché a un certo punto si è vista proprio la barca che si è alzata: hanno deciso di fare un serrata di 500 m che è veramente tantissimo e hanno fatto qualcosa di spettacolare, hanno preso in contropiede il Canada e battuto per un centesimo, lo sport è anche questo”.
“Fa sempre piacere ricevere i complimenti da parte di tutti – tocca a Stefano Fraquelli parlare – ma penso che quando si fanno risultati così il merito non sia dell’allenatore, ma di un insieme di persone che danno una mano, che aiutano a far sì che ciò avvenga. In primis i ragazzi che ti seguono e che si fidano di quello che dici e che sono disposti a sacrificarsi per ottenere risultati, e poi tutte le persone che ci girano attorno, dalla società ai corpi militari, alla nazionale, perché sono tante piccole cose che aiutano questi ragazzi, che in fondo vivono di passione e di volontà, e non lo fanno per riconoscimenti economici, ma per un qualcosa che sentono loro. Andare a rappresentare l’Italia all’estero, andare a rappresentare l’Italia e la loro società in giro per il mondo, sono stimoli che portano l’atleta fino alle Olimpiadi, quindi questo merito è di tutti. Meglio di così non poteva andare. Grazie a tutti”.
Tra sorrisi e applausi in Lario si brinda agli atleti e al loro straordinario viaggio verso le Olimpiadi con il taglio della torta con i cinque cerchi e la scritta “Road to Paris 2024”, tributo all’impegno e alla passione di una nuova avventura sportiva.