Giro del Lario a remi, un successo la prima edizione
Missione compiuta. Quella che inizialmente poteva sembrare un’impresa per supereroi, ossia percorrere oltre 170 km a remi si è rivelata un successo dal punto di vista sportivo, turistico e organizzativo. Un bel regalo che i soci veterani Gianni Tonghini (ammiraglio), Paolo Cortelazzo ed Eugenio Masola hanno voluto regalare alla loro Lario nell’anno del 120° compleanno. Innanzitutto i nomi dei protagonisti. In 22 tra uomini e donne hanno risposto presente venerdì mattina sul pontile della Lario, in viale Puecher a Como. Il gruppo della Canottieri Posillipo
(Napoli) è stato il più numeroso ed è stato premiato con una coppa dai Veterani dello Sport, sezione di Como. Era composto da Massimo Pierro, Alessandra Fasanaro, Carla Perrone Capano, Fiorella De Luca, Paolo Taddei Ferretti, Domenico Simonetti, Michele Cicatiello e Dario Pellegrini.
Nutrita anche la spedizione ligure con Marco Raffa e Pina Caprì della Canottieri Sanremo, Stefano Bellio della Sportiva Murcarolo (Genova), Marco Moretti dell’Elpis
(Genova) e Franco Paganelli del Rowing Club Genovese. E infine i lombardi con Cesare Ribolzi della Canottieri Arolo di Leggiuno (Varese) e i lariani Renzo Colombo e Giacomo Panizza della Canottieri Moto Guzzi di Mandello Lario, Claudio Cetti, Marco Nemesio Castelnuovo, Claudio Kuki Annoni, e gli organizzatori Eugenio Masola, Paolo Cortelazzo e Gianni Tonghini della Canottieri Lario G.Sinigaglia 1891.
A seguire i tre equipaggi (4 con coastal rowing) lungo tutto il percorso, oltre ad un pullmino con viveri e cambi, il catamarano della Lario, con al timone Emilio Gaglione e con l’occhio per ore e ore dietro la telecamera, Roberto Ferrari, regista e operatore di decine e decine di regate negli ultimi anni sui campi nazionali. Il Giro del Lago di
Como(Lario) in edizione turistico croisiere ha previsto 3 tappe di circa 60 km ciascuna.
La partenza del tour è avvenuta alle 7,30 di venerdì (dopo la notte trascorsa in palestra) in flottiglia, con primo passaggio itinerante a Villa D'Este, Laglio -Villa Oleandra (dimora di George Clooney), Argegno, Isola Comacina, Punta Balbianello, Tremezzo, Villa Carlotta e sosta a Menaggio tra le ore 10 e le ore 11, con il primo punto di ristoro e la ripartenza dopo il pranzo. In lago un po’ increspato dal vento ha messo a dura prova gli equipaggi che sono ad ogni modo ripartiti di buona lena per Acquaseria, Pianello Lario, Dongo, Gravedona, Gera Lario, Sorico via fiume Mera fino a Verceia dove si conclude la prima tappa.
Sul Lago di Mezzola, ad accogliere gli equipaggi la straordinaria fauna primaverile, con gli uccelli acquatici che osservavano indisturbati il silenzioso arrivo delle barche a remi. Sabato la tappa più dura. Da Colico a Piona esterno Olgiasca, Dorio, Dervio, Bellano (l’orrido è un luogo unico al mondo, da fotografare dal lago) Varenna (la Portofino del Lario) con sosta a Lierna (Riva Bianca) tra le 10 e le 11 per il ristoro. Qui i canottieri hanno potuto fare il bagno tra le acque cristalline del Lario. Un bagno poco gradito li ha attesi però poco dopo con un improvviso temporale (sul Lago di Como si dicono “battirone”) con tanto di grandine. Vento, pioggia, onde e grandine non hanno fermato però i nostri eroi che hanno proseguito indomiti per Olcio, Mandello del Lario (con passaggio dalla Canottieri Moto Guzzi) Abbadia Lariana, Lecco, giro del Lago di Garlate fino all’arrivo di Pescate. Domenica, terzo giorno sveglia all’alba e partenza alle 7 in flottiglia, passaggio itinerante, Pescarenico, Valmadrera, Oliveto Lario, Limonta, sosta a Bellagio tra le 10 e le 11, alla locale Canottieri Bellagio, dove ad accogliere i protagonisti del Giro del Lario è arrivato nientemento che il presidente Federale, Enrico Chicco Gandola. Il tempo di scambiare due chiacchiere, di salutare la jole a otto, della Lario, che ha fatto da apripista per l’ultimo tratto del percorso e poi di nuovo ai remi. E via verso Lezzeno, Nesso (dove con l’orrido), Pognana Lario, la Villa Pliniana, Torno, Blevio, arrivo alla punta di Geno, dove ad attendere le barche c’era un lucia con alcuni soci della Lario con tanto di bandiera bianconera. Quindi l’accoglienza in sede, la premiazione, i discorsi di ringraziamento (il concerto jazza della Olympin Big Brass Band per chi non aveva l'aereo e si è potuto fermare anche la sera) e l’arrivederci al prossimo anno, in attesa di vedere il film che Roberto Ferrari realizzerà dell’impresa.
- Login per inviare commenti